SCHEDA TECNICA

Veicolo: Gripen
Costruttore: Harsa-Vanenburg
Tipo: caccia pesante
Anno: 1918
Fazione: Fratellanza
Motori: 2 Dorneer Hammer D 900 A da 900 Kg di spinta
e 2 Dorneer D400 B da 400 Kg di spinta
Lunghezza:
Larghezza:
Altezza:
Peso al decollo:
Velocità massima:
Autonomia:
Armamento: 6 cannoni laser Krüpp e 907 Kg di bombe
Equipaggio: 1 persona
Scala del modello: 1/40


 

Cenni storici

Fratello maggiore del Wespe, ma nato da un progetto totalmente originale, e in tutto e per tutto alter ego del Goblin fu impiegato massicciamente solo negli ultimi mesi del conflitto, dopo aver prestato servizio soprattutto nei mondi controllati e fedeli alla Fratellanza come caccia da difesa locale. L'evento che fece decidere l'Alto Comando della Kriegsmarine di impiegarlo nei cieli dei mondi invasi fu l'allarmante apparire di macchine superiori da parte del Blocco Ribelle, come lo Hien, il Krabbe e lo Spatz. Se da una parte queste macchine eccezionali non ebbero il tempo di incidere sull'andamento del conflitto e di presentare la minaccia che si riteneva potessero costituire, il peso di questo grande caccia quadrimotore si fece sentire, soprattutto in missioni di attacco al suolo e di bombardamento a bassa quota sui siti industriali ancora efficienti del nemico. Il compito eseguito con efficienza dal grande caccia della Harsa-Vanenburg si protrasse ben oltre la fine delle ostilità ufficialmente stipulata, svolgendo un lavoro di controllo dei territori che grazie alla grande autonomia che lo caratterizzava lo rese praticamente insostituibile.
Di geometria originale, e di configurazione canard, il progetto del Gripen nacque all'inizio del 1915, come immediato successore del Wespe, che, già in avanzato stato di realizzazione del secondo e terzo prototipo stava eseguendo i primi test statici all'aeroporto privato della Harsa a Schwerin, negli Imperi Centrali. La necessità di disporre di una più grande potenza e di una maggiore autonomia, spinse lo staff di Tomio Kubo a dotare il caccia di 4 motori, accoppiati a due a due al di sopra e al di sotto dell'ala centrale ai lati della fusoliera fortemente caratterizzata da un grande allungamento.
Il prototipo volò la prima volta il 12 ottobre 1916, ma, nonostante le buone caratteristiche di volo dimostrate, e in particolare di velocità orizzontale a bassa quota, rivelò non pochi problemi di visibilità laterale, poichè le grandi cappottature che racchiudevano i motori accoppiati ai lati della fusoliera occupavano gran parte della visuale del pilota. Gli accorgimenti apportati al secondo prototipo, oltre ad una serie di minori variazioni soprattutto al carrello anteriore, furono concentrati sulla posizione del cockpit e della carlinga, che furono alzati e arretrati in modo tale da migliorarne la visibilità anche in fase di atterraggio, modifica che ne ha poi caratterizzato l'originale silhouette.
Armato potentemente e con una grande potenza di fuoco concentrata nella parte anteriore della fusoliera, il Gripen si rivelò un'eccezionale piattaforma di tiro e fu accolto dai piloti della Kriegsmarine e della Brüwehr con grande entusiasmo. Praticamente senza rivali, se si eccettuano sporadici incontri con i rari Krabbe e Hien in servizio negli ultimi giorni del conflitto, il Gripen, di cui si sta approntando una nuova versione biposto leggermente più lunga, è ancora presente in prima linea nei reparti di caccia a lunga autonomia della Kriegsmarine in tutti i Mondi dell'Oceano Nero insieme ai Goblin e agli ex nemici Hien.
Il Gripen della foto apparteneva al 6° Gripengruppe di stanza a Lhoti II nell'ottobre del 1919, ed era ancora l'apparecchio personale di Han Gong Vanheren, il famoso asso accreditato di 84 successi, quando non tornò da una missione di attacco al suolo la mattina del 15 di quello stesso mese.
Il 6° Gripengruppe aveva adottato le bocche di squalo sulle cappottature di entrambi i motori come stemma della squadriglia e fu il primo reparto della Kriegsmarine ad adottare lo stemma del Sole Che Sorge come insegna imperiale.

Cenni sul modello

Modello nato dopo innumerevoli modifiche in corso d'opera, il Gripen rappresenta in un certo senso un passetto indietro rispetto agli altri progetti, in quanto pur disegnato in 3D, a causa di un errore di calcolo non è venuto come lo avevo pensato... Ancora adesso mi chiedo ogni volta che lo osservo se devo aggiungergli un qualcosa di simile ad un timone direzionale, anche se per adesso non saprei proprio dove piazzarglielo!! Nel complesso però è un modello che mi piace, e sto meditando di realizzarne una versione scaricabile, un pochino semplificata nelle cappottature dei motori.

Cenni sulla foto

La foto del Gripen è l'ennesimo esperimento riuscito in parte dovuto al solito problema derivato dall'avere foto bruttine. A volte mi cimento in invecchiamenti, ma spesso esagero e il fotoritocco non è il mio mestiere:-))


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