Cenni 
          storici 
        Il 
          progetto dello Spatz (Passero) nacque per immediata necessità, 
          in attesa che le industrie della Haginoki si riorganizzassero e potessero 
          mettere a punto il caccia Hien. Utilizzando molte parti dello stesso 
          Hien, del quale la REG B.A.F. aveva ottenuto la coproduzione, come la 
          fusoliera centrale, il cockpit e il carrello principale, i tecnici di 
          Blossholm progettarono un caccia pesante che utilizzasse materiale non 
          gravemente necessario allo sforzo disperato di quei giorni e ci riuscirono, 
          e in tempi sorprendentemente brevi, adattando i motori dell'Haginoki 
          Ronin su una cellula più leggera ed agile. 
          Originale aeroplano a configurazione insolita, come nella tradizione 
          della REG B.A.F., lo Spatz era uno tutt'ala a freccia negativa che tuttavia 
          conservava del progetto dello Hien, dal quale derivava, molte soluzioni, 
          come quella della disposizione dei motori all'estremità delle 
          ali e i controlli generali, affidati ad un sistema analogico. Di ottime 
          caratteristiche generali e pesantemente armato, lo Spatz avrebbe forse 
          meritato miglior fortuna, se non fosse stato tormentato dalla cronica 
          mancanza di pezzi di ricambio che caratterizzò un po' tutta la 
          storia delle forze aeree di Haalbock ed equipaggiò due stormi 
          di caccia della difesa territoriale, che da tempo aveva abbandonato 
          le spavalde livree arancio carico ripiegando su mimetizzazioni che ne 
          "spezzassero" i contorni soprattutto a terra. 
          L'esemplare della foto, dipinto con una insolita livrea a losanghe apparteneva 
          al II° Squadron di Caccia Ognitempo della D.T. basato a Lhoti IV, 
          combattè fino all'ultimo giorno di guerra affiancando dapprima 
          i Supervixen e gli ormai sorpassati Rakete e poi accompagnando in disperate 
          azioni suicide i pochi Hien disponibili contro le dilaganti formazioni 
          di Wespe della Kriegsmarine di Zalo. Unico esemplare sopravvissuto al 
          conflitto in ottime condizioni, è affidato alle cure dei tecnici 
          del Museo Imperiale di Gargoon e, caso eccezionale, è tutt'ora 
          in grado di volare. 
           
            
           
          Cenni sul modello  
           
          Modello 
          dalla gestazione complicata, lo Spatz è direttamente derivato 
          da una versione più grande che non ho finito perchè insoddisfacente 
          sotto troppi punti di vista... La carcassa del primo Spatz, che a dispetto 
          del nome sembra più una grossa cornacchia, mi occhieggia dalla 
          vetrinetta e non è detto che un giorno, ovviati alcuni errori 
          di progettazione (ebbene sì: ho voluto fare il grande progettista 
          e ho saltato la famosa e noiosa fase dello stampaggio preliminare delle 
          parti in dubbio, col risultato di aver disegnato, rifinito e colorato 
          delle parti totalmente sballate...) non possa finirlo! Questo è 
          decisamente più piccolo e carino, (anche se è stato cambiato 
          parecchio in fase di studio, come si vede dallo schizzo qui sopra...) 
          con quella colorazione a losanghe che sa tanto vecchia Luftwaffe e dal 
          disegno molto più vicino allo Hien di quanto in realtà 
          volessi fare!!! Ma, tant'è... :-))  
           
             
        Cenni 
          sulla foto   
         
          Be', c'è poco da aggiungere all'impressione che fa, no? E' o 
          non è un bel modello?:-) 
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