-Vi
starete chiedendo cosa stia facendo in questo momento, in una posizione
così scomoda e pericolosa: ebbene, vi dirò che date
le circostanze in quanto sono più alto rispetto alla media
umana, questa è la posizione più confortevole che
mi sia concessa e detto fra noi, ne sono nettamente soddisfatto.
Certo, direte voi: prima o poi ti stancherai. E' vero, ma penso
che ciò avverrà fra un bel po' di tempo, quindi non
credo sia il caso di preoccuparsi. Ho passato tutta la vita a preoccuparmi
di ciò che sarebbe potuto accadermi se mi fossi comportato
in un certo modo anzichè in un altro e ora sono stufo. Cosa
dite? Che invece è il caso di farlo davvero? E cosa ci guadagnerei?
Non sapete che le preoccupazioni fanno consumare più energie
che un lavoro fisico? Se non mi farò prendere dal panico
potrò restare in questa posizione scomoda più di quanto
potrei resistere seduto su di una soffice poltrona di fronte ad
uno spettacolo in TV.
Un brivido di orrore scosse i presenti.
Con tutte le schifezze che facevano vedere potete scommetterci che
resisterei di meno... Molto meno. Sicuramente mi renderebbe pure
nervoso. Già. Da quì invece è impossibile vedere
qualsiasi programma televisivo e c'è pure una dolcissima
brezza, che in salotto non avrei senz'altro. Dite che un'arrabbiatura
non è pericolosa? Lo
dite voi. Pensate
a quanti sono morti di stress. Da
cosa era causato, secondo voi? Io non ho problemi.
Anzi, se volete potete tornare a casa vostra anche senza salutarmi.
Non mi offendo: sto così bene quì che posso restare
anche da solo a parlare ai miei gomiti, che sono senz'altro più
sereni di voi. Sono sicuro che starete pensando: ma perchè
fa così? Cosa vuol fare? E' impazzito? In altre parole state
preoccupandovi per cose che non vi riguardano.
Datemi retta: non fatelo per ogni piccolezza. Guardate la vita dal
lato buono: per mal che possa andare ogni cosa ha i sui lati positivi.
Io sono quì da tre ore e sono ancora sanissimo. I
miei nervi sono a posto,
il mio battito cardiaco è normale, ogni tanto ho un flusso
di adrenalina nel sangue, ma solo quando guardo in basso. E' una
sensazione esageratamente meravigliosa e basta non guardare verso
il basso e puntare il naso al cielo... -
Dopo un attimo di comprensibile
sconcerto, il panico serpeggiò fra i presenti, quando l'uomo,
ancora appoggiato sui gomiti, contemplò con un rigido movimento
semicircolare dell'intero busto, l'infinito sconfinato orizzonte
che gli si apriva dinnanzi alla finestra spalancata, sotto un sole
malato di nuvole scure.
Poi con fare disinvolto, tutti, nessuno escluso, tornarono a nascondersi
sotto ai tavoli.