SCHEDA TECNICA

Veicolo: Wespe II Hornisse
Costruttore: Harsa-Vanenburg
Tipo: caccia pesante/assalto
Anno: 1919
Fazione: Fratellanza
Motori: 2 Dorneer Hammer D 900 A da 900 Kg di spinta
e 2 Dorneer D400 B da 400 Kg di spinta
Lunghezza:
Larghezza:
Altezza:
Peso al decollo:
Velocità massima: 987 km/h a 6000 m di quota
Autonomia: 1900 km
Armamento: 2 cannoni laser Krüpp e 1600 Kg di bombe
oppure 20 razzi aria/terra Thjssen Drago
Equipaggio: 1 persona
Scala del modello: 1/40


 

Cenni storici

Il progetto Hornisse nacque quasi subito dopo l'esordio in battaglia del Wespe. Era stato constatato infatti che l'eccellente appareccho della Harsa-Vanenburg, pur essendo superiore a quasi tutti i caccia avversari, aveva nella sua stessa conformazione alcuni punti deboli che lo avrebbero potuto rendere vulnerabile soprattutto da dietro. La complessa disposizione dei piani di coda, infatti, se da un lato gli donava la sua eccezionale maneggevolezza, dall'altra gli negava la visibilità del vitale settore posteriore, quindi lo staff che lo aveva creato decise che per risolvere i problemi riscontrati, bisognava intervenire radicalmente soprattutto sulle dimensioni e nei piani di coda. Si decise così di riprogettare l'intero aeroplano mantenendo gran parte delle proporzioni soprattutto nella fusoliera, all'interno della quale furono sistemati due nuovi serbatoi di carburante, necessari per alimentare i nuovi propulsori, più potenti dei Walter del Wespe e già installati anche sul nuovissimo Gripen, che stava svolgendo in quei giorni i suoi primi voli operativi. La modifica più appariscente riguardò i piani di coda, che furono raccolti più vicino al cono terminale della fusoliera e racchiusi fra due grandi derive a sezione disassata e particolare cura fu dedicata al posizionamento dei motori, che essendo di sezione molto grande, per evitare i problemi di visibilità laterale riscontrati nel Gripen, furono sistemati coricati sul fianco, in un primo momento con i potenti Hammer D900 all'esterno e i più piccoli D400 B sulla parte interna, soluzione che fu ribaltata a partire dai modelli del secondo lotto.
Di grande apertura alare, l'Hornisse, poteva trasportare notevoli carichi aggiuntivi che ne facilitarono un impiego multiruolo, prezioso nella fase finale del conflitto, quando ormai la caccia ribelle era stata quasi del tutto cancellata dai cieli. Furono così formati alcuni Schwarm di Hornisse da attacco al suolo, dotando l'apparecchio di due shelters di razzi alle estremità alari e di corazzatura inferiore per tutta la fusoliera. L'Hornisse attualmente è presente in buon numero sia nella Brüwehr che nella Kriegsmarine ed impiegato prevalentemente come caccia tattico a lungo raggio assieme ai Gripen, con i quali condivide molti pezzi di ricambio e come aereo da attacco al suolo in reparti misti con i Goblin. L'esemplare della prima serie riprodotto nella foto apparteneva al IV Schwarm di Durand, caratterizzato dalla vivace livrea arancio-granata tipica delle armate di Zalo nell'ultima parte del conflitto e dalla vespa armata disegnata su entrambe le parti del muso, molto popolare fra i piloti.


Cenni sul modello

L'Hornisse è un modello vistoso anche se non molto fantasioso, visto che per elaborarlo mi sono rifatto ai disegni già archiviati del Wespe. Però, rispetto al suo predecessore è un pochino più realistico e sinceramente l'impostazione dei piani di coda mi piace di più, oltre ad essere effettivamente meno ingombrante. Rispetto al Wespe inoltre è fornito di regolare carrello d'atterraggio (eh sì, i miei primi modelli ignoravano il problema del tornare a terra, prima o poi!!) e di una livrea divertente, quasi chiassosa, che ahimè lo avvicina ancora di più ai modelli di Star Wars e all'incomparabile X-Wing! Se però Lucas mi chiedesse di inventargli un nuovo caccia... :-))

Cenni sulla foto

Non è una foto artistica nel senso stretto del termine, ma, a parte l'estremità alare destra che è rimasta fuori inquadratura, rende bene l'idea del modello, con i suoi colori e le sue particolarità...:-))


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